Quando viene accertata la responsabilità medica, il paziente ha diritto a ottenere un risarcimento per i danni subiti. Il risarcimento può coprire sia i danni patrimoniali, ovvero quelli che riguardano perdite economiche, sia i danni non patrimoniali, come la sofferenza fisica e psicologica.
Tipologie di danno risarcibile
Esistono diverse categorie di danno risarcibili nel contesto della responsabilità medica:
1. Danno patrimoniale: include tutte le perdite economiche effettivamente subite dal paziente, come spese mediche, farmaci, terapie, costi di riabilitazione e mancato guadagno a causa dell’incapacità lavorativa.
2. Danno biologico: è una categoria di danno non patrimoniale che riguarda la lesione dell’integrità fisica o psichica di una persona. È disciplinato in Italia dal Codice Civile e da diverse normative e giurisprudenza. Si distingue dal danno patrimoniale perché non è legato alla perdita economica diretta ma alla sofferenza e menomazione della persona. Le principali voci del danno biologico includono:
- A. Inabilità temporanea totale: quando il danneggiato è completamente impossibilitato a svolgere le attività quotidiane.
- B. Inabilità temporanea parziale: quando il danneggiato può svolgere le attività, ma con limitazioni.
- C. Invalidità permanente parziale: quando la persona subisce una menomazione che riduce, ma non elimina, la capacità di svolgere le normali attività della vita.
- D. Invalidità permanente totale: quando la menomazione è tale da impedire completamente lo svolgimento delle attività abituali.
- E. Danno alla Vita di Relazione Si tratta della compromissione della capacità del danneggiato di intrattenere rapporti sociali, affettivi e professionali. Questo tipo di danno può essere ricompreso nel danno biologico, specialmente quando l’integrità psico-fisica compromette le relazioni sociali o familiari.
- F. Danno Esistenziale Questa voce include le conseguenze negative sulla vita quotidiana e la sfera personale, come il peggioramento della qualità della vita, la perdita di autonomia e la limitazione nella realizzazione di aspirazioni personali. È distinto dal danno morale e psicologico.
- G. Danno Psichico o Psicologico Deriva dalle conseguenze psicologiche subite dalla vittima a seguito dell’evento dannoso. Può manifestarsi sotto forma di disturbi psicologici come depressione, ansia, stress post-traumatico.
- H. Danno Morale Anche se non sempre considerato una voce del danno biologico, può essere riconosciuto in via complementare. Si riferisce alla sofferenza interiore, al dolore e allo stato d’angoscia patiti dalla vittima in seguito alla lesione.
- L. Danno Estetico Deriva dalle modificazioni permanenti dell’aspetto fisico dovute alle lesioni subite. Il danno estetico può avere un impatto psicologico significativo, influenzando l’autostima e le relazioni sociali.
- M. Danno Sessuale Si riferisce alla lesione della capacità di vivere una vita sessuale normale, a causa di menomazioni fisiche o psicologiche. Questo tipo di danno è riconosciuto sia per la menomazione delle funzioni sessuali sia per l’impatto psicologico legato alla sfera della sessualità.
- N. Danno alla Capacità Lavorativa Specifica È il danno subito in relazione alla capacità di svolgere il proprio lavoro o mestiere. Questo può derivare da una lesione fisica che limita la capacità di eseguire determinate attività professionali.
Queste voci vengono generalmente valutate da periti medici che attribuiscono un punteggio di invalidità e inabilità secondo delle tabelle di legge, come ad esempio quelle previste nel codice delle assicurazioni per i danni derivanti da incidenti stradali. Il risarcimento è poi calcolato in base a tali valutazioni, tenendo conto di variabili come l’età e le condizioni personali della vittima.